Torino: capitale della dolcezza

Una sorpresa nel calendario 2025 dei festival nazionali, ecco ancora CioccolaTò, ma spostato da novembre a fine febbraio, una degustazione dolce proprio nel periodo migliore dell’anno, che si allaccia da San Valentino al Carnevale!
Un’ottima scelta per la città di Torino, distribuendo una tipologia di turismo più responsabile verso mesi di minore affluenza di visitatori, al fine di una migliore gestione e fruizione del territorio e delle attività ricettive e culturali.
CioccolaTò a Torino è occasione conviviale, di partecipazione ricreativa ma anche di conoscenza, come incontri culturali legati al cioccolato, uno dei prodotti che rappresenta la tradizione di questa città, definita un’iconica ‘Capitale del gusto’ piemontese a livello eno-gastronomico italiano.
Di fatti, non solo degustazioni, ma anche mostre e tour culturali in associazione ai Musei Reali, quelli d’arte, al cinema ed alle rinomate pasticcerie storiche di Torino, tra i migliori cioccolati e cioccolate nazionali!
Il Piemonte si classifica tra le prime cinque regioni riconosciute in Italia per l’alta pasticceria (stimata 20%) così come la Lombardia, precedute da Veneto, Campania e Lazio. Per quanto riguarda le città, i maggiori produttori dolciari artigianali sono a Roma (circa 900), Napoli (con quasi 800), Torino (695), Milano (647).
Quindi, Il cioccolato fa parte anche della tradizione piemontese, considerato in passato un prodotto ‘aristocratico’ prima servito nelle sale reali, mentre oggi, dolce accessibile a tutti. Il famoso ‘gianduiotto’ è proprio nato a Torino agli inzi dell’ ‘800, amalgamando la nocciola tostata delle Langhe nel cacao amaro.
Nel 1865, Caffarel presentò ufficialmente il gianduiotto proprio in occasione del Carnevale, ispirandosi alla storica maschera torinese Gianduja, è diventato il simbolo della città e della sua tradizione.