Covid_19 e Turismo Internazionale

Attualmente l’intenzione dei Governi dei diversi Paesi nel mondo è propensa ad incentivi economici verso un tipo di turismo domestico, ovvero che si incentrerebbe sul rafforzamento Nazionale di questo, proponendo la valorizzazione dei luoghi entro i propri confini, piuttosto che l’internazionalizzazione nel contesto Covid_19.
Logicamente le cause risiedono nella crisi economica a livello mondiale che ha investito molte popolazioni per cui con budget limitato, frontiere e voli bloccati, risulterebbe più difficile lo spostamento, persino entro la propria Nazione.
La pandemia da Covid_19 ha contrastato i propositi di collaborazione turistico-culturale tra Italia e Cina concordati dal 2019 e l’incremento del turismo outbound, ovvero internazionale, della Cina verso l’Europa, in particolare l’Italia e gli Stati Uniti.
La Cina, un Paese che investe da sempre, principalmente, sul turismo domestico, grazie alla vastità e diversità delle regioni che possono offrire.
Anche l’Italia stessa si era proposta di favorire gli spostamenti verso il proprio territorio. Gli arrivi cinesi infatti risultavano, in proporzione, inferiori rispetto al numero di visitatori provenienti, ad esempio, da USA, Inghilterra, Francia e Germania.
La grave influenza da Covid_19 potrebbe portare ad un risvolto positivo di questa tragica situazione: la diversità di domanda per l’incremento economico del turismo domestico, come soggiorni brevi o durante il week-end e la valorizzazione di luoghi meno popolari o di nicchia, definito appunto, niche tourism.
Non solo, una volta aperte le frontiere e liberati gli spostamenti, in un prossimo futuro, le persone potranno ancora viaggiare ed in più, evitando di ‘trasformare il turismo’, questo si ‘adatterà al cambiamento’: le Nazioni saranno più preparate ad affrontare crisi come questa. Aspettiamo, per ora, un vaccino, la soluzione definitiva!