I markets di Londra come centri di rigenerazione urbana

Secondo l’ultimo piano economico di promozione e sviluppo del turismo, Londra s’interfaccia soprattutto a livello internazionale, dopo i blocchi dovuti dal Covid_19.
A fronte di questo, la maggiore considerazione per la tecnologia ed il cambiamento verso trend turistici sempre più attuali, favoriscono la crescita di prodotti unici con la prerogativa di rispecchiare i veri desideri dei visitatori stessi.
Entro il 2025, la metropoli di Londra è destinata ad aumentare il numero di presenze turistiche sino a raggiungere 40,5 milioni.
Già dal 2022, con la ripresa del settore del turismo, si coinvolgono anche i diversi quartieri in un processo di rigenerazione urbana. Un esempio è la presenza dei mercati sul territorio metropolitano che incentivano inoltre una continua promozione turistica.
Dai primi anni del 2000 ad oggi, i mercati londinesi hanno acquisito sempre più popolarità, non solo nel Regno Unito, ma anche a livello internazionale.
La maggiore percentuale d’interesse è cresciuta dal 17% del Borough Market in centro Londra-sud e dal 15% dell’alternativo Camden Market più a nord, ai rispettivi 63% e 44% del 2023.
Quali sono i principali fattori d’interesse e di crescita? Innanzitutto la vicinanza ai luoghi di lavoro, i bassi costi dei prodotti e la loro variegata tipologia.
I markets si distinguono tra loro in modo significativo ed autentico, rappresentando la loro unicità, anche della zona in cui si trovano.
Difatti, mentre il Borough Market è principale attrazione turistica gastronomica per un target d’origine asiatica, il Camden Market propone non solo varietà di cibo etnico, ma anche abbigliamento tipico ed antiquariato di maggiore interesse per il visitatore scandinavo e nord europeo.